L'Orientamento introduce alla comprensione dei significati della Religione degli Amici di Dio,
la cui Forma esemplare si manifesta, per noi, nella Persona di Alî ibn Abi Talib, genero e cugino del Profeta Muhammad.
La via seguita è quella di Salman il Persiano o il Puro che,
in cerca del vero profeta del suo tempo, lo riconobbe nell'Inviato di Dio Muhammad ed entrò a far parte,
per dignità spirituale, lui originario della cavalleria mazdea, della sua Famiglia, unendosi di Amicizia Prossima
ad Alî ibn Abi Talib.
In ricerca del senso più profondo della Parola profetica, testimoniato dalla Parola di Alî, Salman è la Porta della Conoscenza che introduce
al Segreto della Religione e delle Persone esemplari che ne testimoniano e ne garantiscono il reale Significato.
Egli è il Vivente in cerca dell'Acqua della Vita, che sgorga copiosa dalla Persona di Fatima Zahra,
figlia del Profeta e moglie di Alî, che irrora tutta la loro progenie sino al Dodicesimo Imam,
il Segreto della Religione degli Amici di Dio che, al presente in Occultazione, quando riapparirà
come Sole d'Occidente, metterà fine all'ingiustizia perpetuata dai dissacratori della Vera Religione
e dagli oppressori dell'uomo e d'ogni umanità.
L'Orientamento si rivolge a coloro che si riconoscono nella
Comunità Sciita Salman Farsi-Sole d'Occidente, nata a Trieste nel 1992
e tutt'ora presente presso la sede del Centro Tarsis.
Testi di riferimento: I Fogli di Salman (Trieste, 1995), I Fogli dei Quaranta (Ed. Audax, 2017), Il Sigillo del Tempo (Ed. Audax, 2021).
La Gnosi orienta alla Realtà profonda del Senso della Via Spirituale che lega la scintilla di Luce presente nel cuore dell’uomo
alla sua Sorgente e Fonte che è Intelligenza Purissima e Sole spirituale dal quale essa scaturisce e, quando giunge
il suo momento, ritorna, riconoscendo in Esso il Suo Signore e Guida. Tale Signore e Guida noi chiamiamo Alî,
realtà profonda e Luce esemplare di Colui che storicamente fu genero e cugino del Profeta Muhammad e di tutti gli Imam della
Sua Famiglia, sino al Vivente Signore di questo tempo, il Dodicesimo. La Luce esemplare è il “Volto che non passa” verso il quale
ogni vero credente rivolge la sua Fede, in purità di cuore. Questa è la Vera Religione che è l’essenza di ogni religione.
È in questa Forma che Alî, “Il più Elevato” (al-'Alî al-'Ala), è definito anche il “Principe delle Api”, ovvero
il Signore delle scintille di Luce presenti nei cuori dei credenti.
La sua Realtà essenziale è inscritta in Cielo ed è una in Sé e nei Nomi che le sono stati dati nel corso del tempo.
Questa Realtà di Luce che è stata, è e sarà, è “entrata” nella Famiglia del Profeta Muhammad vivificandola con la
Sua Acqua Santa e baciandola con la Sua Conoscenza e si è trasmessa poi agli Eredi legittimi, gli Imam benedetti sino al Dodicesimo che,
con il Nome di Muhammad al-Mahdi riporterà la Giustizia in una terra sopraffatta dall’Oppressione e dall’Ingiustizia, in Nome di Gesù e Hoseyn
e di tutti i veri Giusti colpiti dalla Menzogna e dalla Violenza dei Nemici del Vero e del Vivente.
Il Segreto della Realtà essenziale di Alî è stato riconosciuto da Salman il Persiano, il Puro, erede di un’Antica Tradizione,
che fu accolto, per dignità spirituale, dal Profeta Muhammad nella sua Famiglia (Salman minna Ahl-ul-bayt),
divenendo Amico Prossimo di Alî ibn Abi Talib.
E come la Realtà della Signoria dell’Altissimo passava da Imam a Imam, il Segreto di quella Realtà fu trasmesso
da “Salman” a “Salman” ovvero a chi ne ricopriva la funzione presso gli Imam successivi formando così quella
“catena dell’Acqua della Vita” che fa acquisire a chi la trasmette il nome di Salsal. È così che la Realtà e il Segreto
che la custodiva arrivarono sino al Dodicesimo Imam dove Realtà e Segreto divennero un unico e identico Nome che è
“il Vivente prima di ogni Vivente, il Vivente dopo ogni Vivente, il Vivente quando non vi sono più viventi”
e la cui “Causa è una causa di Dio, il cui Segreto è il Segreto di Dio, il cui Mistero è il Mistero di Dio”,
“Residuo” di Dio sulla terra.
È la Trasmissione del Nome del Vivente e della Sua Causa che ogni “Salman del Momento” porta con sé lungo il corso dei tempi
partecipando nel “suo tempo” alla lotta spirituale contro il Nemico dell’Uomo e i suoi aiutanti, qualsiasi forma essi prendano.
E questo sino alla fine dei Tempi.
Quale sia il legame che unisce il “Salman del Momento” col Signore del Tempo solo Dio lo sa perché è solo Lui che stabilisce
in ogni tempo chi debba essere il suo “Residuo” sulla terra.
Il nostro orientamento si fa Portatore del Deposito che Salman il Persiano, il Puro porta con sé attraverso la linea dei suoi
“discendenti” che, intatta nei tempi, trasmette quella Parola che è Acqua di Vita spirituale a coloro che hanno sincera necessità
di sentirla e di seguirla sino alla sua Fonte.
S’è riannodato
ciò ch’era stato spezzato
s’è ricomposta
la Prima Corda d’oro
e il Succo che ci cola
dalla Sua Fonte Antica
ci penetra nel corpo
stillando dal palato
il dolce delle Api.
I Nomi che son scritti
nei cuori di chi crede
s’inscrivono nel tempo
per giunger sino a noi.
Si stringono a quell’Asse
che arriva sino al Cielo
e rendono la terra
già pronta per i semi.
E l’Acqua di Salsal
che accompagnò fluendo
le Dodici Sorgenti
da chi raccolse il Pegno
cogliendolo alla Foce
discende sino a Tarsis
ponendo entro le mura
il Settimo Sigillo.
Ora ch’è in questo luogo
dopo sei passi argentei
riapre la sua via
per gli Assetati
dell’Unico che veglia
su chi ricerca il Senso.
Ed anche se il Silenzio
si stringe attorno al Soffio
le vene che dal cuore
irrorano le membra
ci colmano dei suoni
che arrivano al presente
dal luogo che celava
entro il recinto sacro
il Gran Segreto
che ci fa Viventi.
Dall’Uno ch’è nascosto
zampillano Quaranta
e dai Quaranta l’Uno
bagnando con la Fonte
che si eleva
gli occhi di quei sette
che vedono all’istante
un solo Sole
un solo Raggio
e un’unica Visione.
Ditelo a chi è qui
riunito attorno al Principe
che il Tempo ha rilasciato
il Suo Tesoro
e che le Api
han un’Arnia fatta d’oro
dove trovare il Miele
portato dalle Stelle.
Ditelo a chi è lontano
Ditelo a chi è vicino
che da tre terre
s’è stretta la Catena
fatta di Luce ed Acqua
riposta in una Fonte
nascosta entro le Porte
d’una città Preziosa
per l’oro che possiede
il Settimo Garante
che attende ora le genti
votate al Sacro Patto.
Ditelo
il tempo è giunto
i Nomi sono scritti
sull’Acqua di Salsal.
Dal centro d’un Suo centro
sprigiona un gran Ronzio
e dal Consesso s’ode
levarsi l’ultima Nota
che una Mano d’oro
spuntata giù dal Cielo
trascrive su d’un Foglio
che alla lettura suona
Hasan Tarsis.
Eugenio Tabano nasce a Trieste il 16 ottobre 1956. Si occupa da decenni degli aspetti metafisici
e spirituali della Ricerca Tradizionale della Conoscenza di Sé.
All’inizio degli anni ‘90 stabilisce a Trieste il Centro Tarsis che orienta a tali temi.
Ha curato
La Via Spirituale (Semar, Roma, 2002), curato e tradotto
Uno Gnostico Sconosciuto del XX secolo (Il Cerchio, Rimini, 2010).
Ha pubblicato
I Fogli dei Quaranta (Il Murice, Trieste, 2017);
Il Sentiero dei Lupi e
I Fogli dell’Arca (entrambi editi da Le lettere scarlatte, Trieste, 2019);
Il Sigillo del Tempo e
Maschera e Volto (Audax editrice, Udine, 2021 e 2022);
La Tradizione della Luce. Un documento di gnosi vivente (testo curato) (WriteUp Books, Roma, 2022);
L'Eredità dei Magi (Edizioni Ester, Torino, 2023);
Orione. A proposito dell'antichità dei Veda (testo curato) (WriteUp Books, Roma, 2023);
Sapienza Celeste. Luce e Fuoco dall'Iran antico all'Islam (testo tradotto) (Edizioni Ester, Torino, 2024).
È anche l’autore degli scritti che sono comparsi sul sito www.tarsis.it dal 2012 ad oggi.
Il simbolo è una scritta in tawqi ornamentale: 'Alì ibn Abi Talib, possa Dio Onnipotente compiacersi di lui e onorarlo. Iran, sec. XIX.