di Eugenio Tabano, prefazione di Daniele Ramadan,
Audax Editrice (http://www.audaxeditrice.com)
aprile 2021, 174 pp.
Questo testo è frutto dell’unione di quattro Raccolte di versi che danno compimento
alla Parola di Tarsis stabilendo in questo luogo e tempo una Corrente spirituale che dà Forma alla Ricerca dell’uomo
verso l’Unico Reale che pur chiamato con nomi diversi ha un’identica sostanza e un solo Significato.
Tale Corrente è il Flusso dell’Acqua della Vita personificata da Salman il Persiano che diventò Amico Prossimo
del cugino e genero del Profeta Muhammad, Alî ibn Abi Talib, la Guida per eccellenza sul Sentiero della Realtà,
Guida dell’uomo verso l’Uomo Compiuto, secondo la misura che è destinata ad ognuno dal Suo Principio.
Nei versi la Guida è Principe di Giustizia, Signore del Patto, Sigillo del Tempo ed è il Se stesso Reale
d’ogni uomo, il Signore del Giorno del Giudizio che per ogni vivente sarà il Giorno della Verità.
E’ in tale Giorno che sarà placata la Sete del Sincero che anela a ritornare al proprio Signore che è il
Sé autentico d’ogni uomo. E’ quindi verso coloro che hanno necessità di quell’Acqua che i versi procedono portando
a costoro la Risonanza d’altri Luoghi e Tempi dove ancora la nebbia della presunzione delle menti e dell’ottusità
dei cuori non aveva coperto totalmente la Realtà dell’uomo e dell’esistenza.
Dare una visione completa d’una Testimonianza Tradizionale nel mondo attuale è quanto abbiamo fatto nel corso
del tempo per chi ha letto I Fogli dei Quaranta, Il Sentiero dei Lupi e I Fogli dell’Arca
che mettono in luce i principi spirituali, ideali e metafisici che hanno preso corpo nella Testimonianza iniziata
nel 1990 e arrivata sino ad ora per completarsi in questa raccolta di scritti attraverso i quali la forma
tradizionale che passa sotto il nome di “Tarsis” si manifesta nella sua interezza.
È il dominio del Mistero della conoscenza di se stessi che traspare nella raccolta che segue, assieme ad una
forma spirituale che dà sostanza a una gnosi unica che da un antico inizio ripercorre il cammino di Salman
il Persiano e, passando attraverso la Tradizione iranica, illumina un particolare concepimento della persona
di Gesù e del suo insegnamento, per giungere alfine all’interno dell’alveo islamico e compiersi nella realtà
spirituale di colui che storicamente appare come cugino e genero del Profeta Muhammad, Alî ibn Abi Talib.
Il Filo d’Oro che lega queste tre forme e che in sé è unico, in questo passaggio di tempo e fine del ciclo,
recupera la sua forma antica rendendola “nuova”.
E noi ben sappiamo che ogni vera Tradizione è nella sua essenza una forma rivelata. Di tale forma noi cerchiamo
di rendere lo Spirito introducendo chi ci segue all’eterna ricerca dell’uomo che vuole ritornare al suo Se stesso
autentico e reale che non è altro che “il Volto di Dio per la creazione” che, pur chiamato con molti Nomi, per noi è l’Altissimo, il Principe delle Api, Alî.
Questo testo richiama al compito che in questi tempi ogni Credente ha di riporre al centro della propria Azione
la Testimonianza del Vero, la Via che vi conduce e la Lotta interiore, sia in sé che nel mondo, contro la Menzogna
e la Falsità, contro tutto ciò che copre la Reale Natura dell’uomo fuorviandola verso altro da Sé, verso le fantasie
della psiche e dell’inganno perpetrato da quelle forze che hanno come solo fine il proprio potere sulla Vita e sul
Vivente per oscurarli alla dimensione celeste superiore e originaria d’ogni essere e dell’Esistenza.
Sin che un mondo c’è, tale Lotta è in atto, come è in atto la Lode dell’Unico e delle sue manifestazioni nella Luce,
nello Spirito, nella Gnosi del Principio che è Signore d’ogni essere che da Lui origina, attraverso Lui vive e a Lui
ritorna.
Che vi sia un Nome dietro le cose che qui vengono dette, e quindi una Forma di Fede precisa, oppure che il Nome sia
implicito e la Forma esemplare, la Sostanza dalla quale attingono I Fogli della Lode, quelli della Lotta,
L’Anello della Fede e Il Signore del Patto ha un unico Fine: quello di mettere in Luce l’orientamento
della Volontà dei Credenti che in questo mondo hanno sempre combattuto per la Verità, per la Fede, per l’Unico,
sostenuti dal Soffio del Vivente proveniente dall’Atto della Piena Realizzazione di Se stessi. Non una verità per
sentito dire quindi ma effettiva, completa, efficiente ovvero “che fa” che il Vero sia in questo mondo e che partecipi
all’Azione di Colui che, pur essendo chiamato con molti Nomi, ha un’unica Realtà, e che è l’Atteso, Colui che in
un mondo sprofondato nell’ingiustizia e nell’oscurità, porterà “la Riparazione” dei torti subiti dai Giusti in
ogni tempo, il Ristabilimento della Giustizia, la sconfitta dell’Oppressione e la Luce della Verità Unica nei cuori
e sulla terra.
Trieste, 31 gennaio 2021
Lotta sottile lotta senza tregua
che tende a separare il sopra e il sotto
e il prima e il dopo a tagliar di netto.
La mescolanza mira alla vaghezza
al perdersi del senso delle cose
e a coprir valori e discendenza
per perseguir un fine che non è di Conoscenza
né di Giustizia né di Verità.
A beneficio poi di chi s'è escluso
da quella Ruota che rende Ricco il Tempo
per coltivar potere a proprio conto
e venderlo nel mondo a peso d'oro.
Ne han tratto profitto e gran vantaggio
per nascondere ad ogni occhio il Sortilegio
che penetra ogni fonte di sapere
per farla poi rientrar nel grande Fiume
di ciò che ai loro occhi è un gran Bene
che prosperare fa la loro Stirpe.
Ciò ebbe una premessa in Cielo
quando gli dei cambiarono di posto
e chi era Guida cadde nell'oblio
per fare spazio a forze non pulite
che cavalcar poté l'astuto Ceppo
per poi guidar le menti al proprio Scoglio
al quale porre in cima il proprio Libro
segnato da Violenza e Ipocrisia.
Di contro tutto il resto cadde a terra
e tempo a tempo si scordò del tutto
la Conoscenza Antica e Luminosa
del nostro Primo Padre e dei suoi Figli.
Ora che il Tempo lascia quest'isola che affonda
per giunger su una Terra intatta e nuova
il Cielo s'apre a Libro
per indicare a chi ne fissa il Senso
le Verità nascoste da gran tempo
e riaffiorate ora per quell'occhio
che sa vedere oltre le apparenze
i Segni all'Orizzonte e in se stesso.
Cambia la Terra si fa nuovo il Tempo
e il Senso d'ogni cosa
ritorna al proprio Inizio
svelando nel Trapasso l'Identità dei Padri
e il loro Nome scritto su nel Cielo
da luminosa Penna tenuta dalla Mano di Salsal
che nel Ricordo è identica a quella di Jibril.
La Mano senza Macchia sta scrivendo
i Fogli del Giudizio per gli Attenti
che attendono l'Avvento dell'Atteso.
Tre Stirpi son indicate su quei Fogli
che avran Tormento Grande nella Vampa.
Chi volle mettere a morte il Figlio della Vergine
chi pensò di far tacere l'Apostolo della Luce
e chi s'illuse di por fine al Principe dei Giusti.
Nessuno di quei tre morì davvero
e son presenti ancora su nel Cielo
a far da Triplice Muraglia agli Oppressori
come già un tempo fece Dhu l-Qarnayn.
Il simbolo rappresenta quattro volte il Nome 'Alì.