Tarsis


La Tradizione della Luce

Un documento di gnosi vivente


a cura di Eugenio Tabano, introduzione di Ezio Albrile.
WriteUp Books, maggio 2022, 186 pp.

Premessa

I sogni che seguono sono nati nell'ambito del Centro Tarsis e sono solo una piccola parte del materiale onirico che ha preso forma nel corso del tempo. Il Centro è un luogo d'incontro, un luogo di parola, di scambio e di ascolto inserito nello scorrere della vita quotidiana. Detto così sembrerebbe ch'esso sia simile a qualsiasi altro luogo dove le persone si trovano, si parlano, si conoscono ma la differenza è che in esso vi è una parola diversa che mira al senso delle cose perché è stata intinta nella luce dell'Intelletto e che orienta e accompagna le persone che vi si accostano al senso del loro essere al mondo che è la Conoscenza di Sé. Non è questo il momento di spiegare in dettaglio cosa quest'ultima sia e che il Sé di cui si parla non interessa il piano fisico né quello psichico ma ciò che è definito dalle tradizioni sacre il nocciolo dell'essere, la scintilla di luce che lo anima e che, giunto il momento, lo ricondurrà alla sua origine. Per ciò si può attingere a chi di questa philosophia perennis ha scritto ma anche, e a maggior ragione in questo caso, ai libri che sono a fondamento dell'azione del Centro, scritti da chi lo guida, a partire da I Fogli dell'Arca che di sicuro aiuterebbero chi li leggesse a capire cosa s'intenda per parola, presenza, testimonianza, conoscenza e realizzazione. Perché tutto inizia da un Atto che ha portato chi guida il Centro e lo ha fondato a comprendere la propria ragion d'essere, a conoscere l'Intelletto "che lo conosce". Senza tale Atto che è eminentemente metafisico non vi può essere parola vera riguardo il senso delle cose spirituali, non vi può essere gnosi. Da quell'Atto che ho chiamato più volte "Atto d'Essere Assoluto" e che nelle tradizioni spirituali è stato rappresentato in vari modi, nasce la parola efficiente che fa che le cose siano poiché è essa stessa sostanziata dal "Sii!" che porta all'esistenza tutte le cose e tutte le riassorbe in sé. Tale parola, nata dalla conoscenza reale, è stata ricevuta nella vita e poi portata in essa per essere condivisa con coloro che per destino l'hanno incontrata. Perché la Parola di chi ha conosciuto se stesso è vivente e dà forma alla realtà. Ed è nell'unione di conoscenza e vita che riluce il principio dell'esistenza che è coincidenza degli opposti.
E veniamo al libro in questione e ai sogni in esso contenuti, di che cosa è fatto tale materiale onirico? Della parola che incontra l'immaginazione di chi la ascolta in quel centro che, in quel mentre, diventa "Il Centro" che richiama il soffio dall'Alto, lo comunica alla Terra, ne riceve in nutrimento i sogni e ciò facendo nutre se stesso e le persone che lo compongono. Certo è che i significati onirici orientano l'azione del Centro e di chi lo guida, ne rischiarano il cammino nel mondo, lo alimentano affinché esso possa adempiere in questo luogo e tempo al suo compito: convogliare le forze della Luce per fermare e disperdere, frenare e allontanare le forze delle Tenebre. I sogni che avvengono possono servire non solo a quest'azione esemplare ma anche a far crescere la coscienza di coloro che li ricevono o che li ascoltano, in comprensione e certezza.
È strano ma è così, che il maggior "ricevitore" di sogni nel consesso di Tarsis (in questo testo ventinove su trentadue) non sia un assiduo partecipante al Centro ma un amico talvolta dubbioso, talvolta turbato, altre volte incredulo su ciò che gli succede e non di rado anche contrariato dagli insegnamenti onirici che riceve, e che comunque, di là da ciò, arrivano a chi li deve poi "leggere" ovvero la guida del Centro. Come arrivano? Con trascrizione al risveglio da parte del sognatore o con sue comunicazioni orali poi trascritte da altri sempre in modo letterale. Tutto ciò, che pare semplice ed è semplice, richiede in ogni caso di seguire con attenzione la trascrizione dei sogni, la precisione dei passaggi, il confronto tra versioni leggermente diverse ma questa è la cura del Centro, composto da gente normale ma costante, ognuno col proprio carattere ma, nel complesso, fedele.

Eugenio Tabano
Trieste, 31 gennaio 2022

In copertina

Esistono delle realtà che la 'ragione' stenta ad afferrare, molto probabilmente non è altro che la ricerca di un mondo e di una dimensione smarriti. L'uomo che pensava di vivere una vita 'reale' in una pianura assolata si è ritrovato in uno scantinato umido e freddo, il silenzio gli è imposto. Non ha scelto tutto questo, anche se si illudeva del contrario. Nel mondo contemporaneo, l'uomo trova gli scaffali delle librerie invasi da testi che pretendono di liberarlo da tale condizione di ignoranza, e di recargli una «conoscenza» liberatrice. Spesso sedicenti 'maestri' fanno altrettanto, mossi unicamente da un tornaconto egoico e personale. La «conoscenza», la gnosi, è merce rara, anche se tutti pretendono di averla e di 'donarla'.
Questo libro si colloca in una prospettiva totalmente dissonante, non pretende di insegnare niente a nessuno, ma testimonia la vitalità di una tradizione che a tutti gli effetti può dirsi «gnostica», una «conoscenza» vivente e vissuta in prima persona da una cerchia esoterica, ermetica.
Il libro è il racconto di una serie di esperienze che si collocano nel mondo onirico. Potremmo richiamare a riguardo le vicende dell'«anima», separabile dal corpo anche in vita, nei sogni, nell'estasi o nella trance; ma queste sono parole per definire un qualcosa di inafferrabile. La conoscenza misterica si attua nel linguaggio onirico, che rappresenta un fattore di separazione e di «iniziazione» perché garantisce la comprensione di pochi ed esclude coloro a cui sfugge la vera conoscenza. I sogni nelle iniziazioni misteriche sono sia oggetti sacri sia formule convenzionali. La «conoscenza» è una esperienza reale, vivente, e questo libro ne è il resoconto.

Ezio Albrile






30 dicembre 2023


Eugenio Tabano nasce a Trieste il 16 ottobre 1956. Si occupa da decenni degli aspetti metafisici e spirituali della Ricerca Tradizionale della Conoscenza di Sé. All’inizio degli anni ‘90 stabilisce a Trieste il Centro Tarsis che orienta a tali temi. Ha pubblicato I Fogli dei Quaranta (Il Murice, Trieste, 2017); Il Sentiero dei Lupi e I Fogli dell’Arca (entrambi editi da Le lettere scarlatte, Trieste, 2019); Il Sigillo del Tempo e Maschera e Volto (Audax editrice, Udine, 2021 e 2022); La Tradizione della Luce. Un documento di gnosi vivente (testo curato) (WriteUp Books, Roma, 2022); L'Eredità dei Magi (Edizioni Ester, Torino, 2023); Orione. A proposito dell'antichità dei Veda (testo curato) (WriteUp Books, Roma, 2023). È anche l’autore degli scritti che sono comparsi sul sito www.tarsis.it dal 2012 ad oggi.


Eugenio Tabano - Centro Tarsis
Via Diaz 21 - 34124 Trieste - Italia
Tel.+39 3475225441
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Simbolo che rappresenta quattro volte il Nome 'Alì.

Il simbolo rappresenta quattro volte il Nome 'Alì.